La riconsegna degli ostaggi israeliani e, in particolare quella di Sabato 8 febbraio u.s., sta dimostrando, inequivocabilmente, da che parte sono i nazisti. Quello che leggiamo da Sabato in poi nei quotidiani che raccolgono le testimonianze dei “reduci” fa il resto.
Che Hamas volesse dimostrare di essere ancora saldamente in sella come “deus ex machina” della Striscia è pure comprensibile, ma anche il più accorto dei registi commette errori che lo smascherano: non esiste il furto perfetto e nemmeno l’omicidio, eppure Hamas ha voluto provare a dimostrarlo inscenando un serial horror osceno a puntate.
La riconsegna delle tre soldatesse, di cui una senza due dita a causa dell’assenza di cure e di assenza della Croce Rossa, ha dato l’idea del valore infinitesimale che questi islamisti fanatici danno alla donna, considerata un essere inferiore, male necessario per dare alla specie una continuità. Speriamo che presto imparino ad usare la fecondazione in vitro, così si risolve pure la questione del velo..!
Sabato, invece, è andata in scena una storia che si può riassumere in una foto geniale: invece della casacca a strisce dei deportati dai nazisti, una specie di tutta marrone pallido, con su inciso un numero indossata da tre larve umane, accerchiate e costrette a recitare una macabra dichiarazione sulla bontà d’animo degli aguzzini che avevano concesso la grazia.
Questi signori, invece di indossare la divisa delle SS, vestivano una tuta mimetica, volto coperto (al contrario dei nazisti che almeno ci mettevano la faccia), nella speranza di non essere riconosciuti e nella consapevolezza che Israele li troverà pure all’inferno: bel coraggio…!
Questa scena ardita comincia dai tunnel ben illuminati e solidi, che escono allo scoperto, come facevano i romani con i gladiatori nel circo (avranno visto “il gladiatore parte seconda”).
Il risultato è stato un clamoroso autogoal, tanto che perfino la C.R. li ha sconsigliati di proseguire su questo sentiero che si fa sempre più stretto. Si è visto chi sono i nazisti, anche perché le immagini degli ostaggi e quelle dei prigionieri dei campi sono rimasti gli stessi.
È stato come un grido: noi siamo i nazisti e continueremo il lavoro del nostro maestro Hitler. D’altro canto ognuno di questi Rambo in “do minore” ha due tasche: in una c’è il Corano e nell’altra il Mein Kampf..!
Adeguandosi, i giovani palestinesi residenti nel nostro paese hanno dichiarato guerra all’Italia, che sostiene – a loro dire – lo Stato nazional-sionista di Israele; l’ANPI prepara un nuovo 25 aprile senza la Brigata Ebraica che era ed è impregnata di nazismo (secondo un ente morale squalificato che non sa più nemmeno cosa sia stata la vera resistenza); le donne del movimento “non una di meno” preparano l’8 marzo senza le donne ebree (evidentemente naziste anch’esse); l’arcigay tifa per Hamas e non vuole ebrei dentro il movimento.
A proposito di questi gay (che disprezzano chi li accoglie) c’è da chiedersi dove andranno a festeggiare il gay pride gli omosessuali islamici, che prima si rifugiavano in Israele…?
Oppure c’è da credere che tutte queste brave persone, nelle scene accuratamente allestite da Hamas, vedano il negativo in bianco e nero, per cui tutto ciò che è ebraico è nazista e tutto ciò che è contro merita il paradiso delle settantadue vergini.
Invece la constatazione è che in questo occidente malato ed autolesionista siano tutti “fuori di testa” e vedano la realtà al contrario.
Ritorno sulla scena di Sabato, per dire che a me sembra evidente l’intento di mostrare una certa continuità con i campi di sterminio, in modo da dimostrare coram populo che il lavoro iniziato dai nazisti non sarà incompiuto, ora ha degli eredi legittimi.
È desolante, però, constatare che alcuni quotidiani, interpretando i “desiderata” degli antigiudaici a prescindere, dicano ancora che a Gaza è in atto un genocidio.
A tal proposito devo dire che anche oggi mi è arrivata l’ennesima mail di medici senza frontiere, che chiedeva aiuto per i bambini che stanno nascendo a Gaza (sic)…! Mai visto un genocidio dove la popolazione aumenti, il che conferma che medici senza frontiere difetta di senso del pudore e che veramente siamo circondati da movimenti e da opinionisti che si definiscono propal e che sono, ribadisco “fuori di testa”.
La donna, abbiamo visto, per Hamas non vale niente, i gay meritano la morte esattamente come pensavano i nazisti, eppure il mondo gira così…. “fuori di testa”…!