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Kamala vs. Donald

Abbiamo troppi entusiasti in giro, a dimostrazione che è fin troppo facile rimuovere ciò che non piace. Donald Trump può essere molto peggiore di chiunque altro, ma ha qualche cosa in comune con la sua rivale.  Ambedue in questo momento appaiono imprevedibili. Naturalmente, è normale che il comune desiderio è di sbagliarsi, perché si può essere ossessionati dal livore quanto si vuole, ma il bene comune dovrebbe comportare un ardente desiderio di sbagliarsi. Più in concreto, abbiamo bisogno che sopravvivano l’Ucraina, Israele e Taiwan, e la loro sopravvivenza porti, quanto meno, ad una vera coesistenza pacifica. Chiunque fosse in grado di assicurare la sopravvivenza delle democrazie e il trionfo della ragione, sarà benvenuto, anche se avesse le fattezze, ma anche l’anima, dell’orco. Per l’intanto, il timore è che  dopo il dibattito,  non si scenda in basso. Chi scrive, non vuole sbilanciarsi su alcunché, se non sull’aura di ambiguità che aleggia in questa contesa elettorale americana.  I due candidati, Trump e Harris, sono di alto profilo? Sarà un dettaglio, ma i dettagli sono più importante delle core questions.