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Presentazione

L’antisemitismo non rientra nella categoria

dei pensieri protetti dal diritto di libera opinione.

Jean Paul Sartre

 

L’Osservatorio Enzo Sereni ha nelle sue tavole fondative, alludo allo Statuto, lo scopo, tra gli altri, di comunicare attraverso i social le sue iniziative, i suoi interventi e le sue proposte per rimuovere le ingiustizie derivanti da tutte le forme di discriminazione sociale, politica e religiosa. Inoltre, ha anche lo scopo di aprire un dibattito scientifico, ma di generale accessibilità, sul tema centrale che giustifica la stessa esistenza dell’Osservatorio: cioè quello della dignità e dell’identità dell’uomo e della sua aspirazione a vivere in una società democratica e pluralista in grado di bandire tutto ciò che mortifica e sminuisce il valore dell’uomo liberandolo da pregiudizi e discriminazioni.

L’impegno dell’Osservatorio è quello di contrastare – attraverso l’informazione, la denuncia, la diffusione delle conoscenze, la ricerca del consenso, la proposta di misure normative adeguate – la maniera e la misura in cui la persona può essere violentata, anche fisicamente, oltraggiata e insultata per il suo appartenere a una comunità religiosa, sociale o di genere; ciò, cosa altrettanto grave, tra l’indifferenza di molti.

Il problema della conoscenza rappresenta per l’Osservatorio un tema centrale della sua attività in quanto deve tradursi, specie per le nuove generazioni, in un approccio pluralista ai sistemi e ai modelli educativi, all’uso appropriato e virtuoso della tecnologica, all’adeguatezza dei mezzi di comunicazione sia audiovisivi sia scritti. L’ignoranza è, infatti, il bacino naturale che alimenta il pregiudizio e la discriminazione di molti e che non può essere contrastato solo da un apparato normativo di carattere repressivo!

Il secolo passato ha mostrato la dimensione tragica delle ideologie di grandi moltitudini umane – il nazifascismo e, poi, lo stesso comunismo statuale – ed è sembrato che gli orrori della Shoah o le sofferenze inferte nei Gulag, avessero definitivamente allontanato l’antisemitismo e l’avversione generalizzata verso i più deboli e i ritenuti “diversi” per idee politiche, di genere o di salute. Non è stato così! La riapparizione del nazionalismo (o sovranismo) col suo carico di odio e con la sua incapacità a relazionarsi con altre nazioni e popoli; l’uso del terrorismo religioso come strumento alternativo ai processi di emancipazione sociale e politica; l’arretratezza culturale o l’educazione male orientata di ampie fasce della popolazione rappresentano il luogo ideale dove si radicano pregiudizio e discriminazione.

L’Osservatorio Enzo Sereni non è in grado di affrontare da solo compiti di tale complessità e vastità, intende però essere, come fu per fu per Enzo Sereni e per la Brigata Ebraica durante la Resistenza, un soggetto attivo in questa battaglia di civiltà.

Con questi propositi, i promotori dell’Osservatorio hanno inteso dar corpo a questa iniziativa editoriale on line che è aperta a quanti intendono – sia associati sia esterni – collaborarvi con spirito anche critico, purché propositivo.

L’impegno non è di poco momento e il sostegno di tutti i lettori è necessario.

Napoli, 9 gennaio 2022

Paolo Pollice

Presidente dell’Osservatorio Enzo Sereni